Ai calci di rigore dopo il 2 a 2 finale vince l’Empoli e va ai quarti.
Il fil di ferro che unisce il Careggi con l’Artemio Franchi è tutto viola, ma ai quarti di Coppa Italia ci va un bell’Empoli.
Stasera però, in occasione della sfida persa ai rigori contro l’Empoli negli ottavi di Coppa Italia, la Viola non è scesa in campo con una maglia dedicata a Edoardo (come ha fatto la Roma). L’ha chiesto lui. In compenso gli hanno dedicato uno striscione a bordocampo. Al resto hanno pensato i tifosi viola: in un giovedì sera da sciarpa e cappello e qualche goccia di pioggia c’erano circa 17.000 fiorentini.
Firenze ha rivissuto un incubo ed è andata a dormire preoccupata, ma la gara di Coppa è stata l’occasione per scacciare via i fantasmi e tendere la mano a Edoardo, nel momento più difficile della sua vita. L’Empoli ha fatto lo stesso: ieri D’Aversa e Grassi hanno gli hanno fatto visita in ospedale. Fuori dall’impianto inoltre dozzine di tifosi si sono appostati nella zona dove è entrato il pullman della squadra. Sciarpe e cappelli viola d’ordinanza.
Decisivi gli errori di Kean e Ranieri dagli undici metri. Sorridono invece Esposito – suoi il gol del pari e il rigore decisivo – e il diciannovenne Seghetti. Il ragazzo di San Miniato ha neutralizzato un penalty e si è distinto con un paio di ottime parate, tra cui una al novantesimo.
D’Aversa batte Palladino ai rigori dopo il 2-2 dei 90 minuti e passa il turno. Sfiderà la vincente di Juventus-Cagliari.