Il sorteggio per le qualificazioni al Mondiali 2026 avverrà nel giorno di S.Lucia.
Una nota canzone degli anni 70 cantava del 13 dicembre come il giorno più importante che sia ed è anche il giorno dei regali che anticipa il Natale in molte regioni italiane.
Anche l’Italia si aspetta un regalo. Infatti manca al Mondiale da dieci anni e saranno dodici nel 2026: un’enormità, un’eresia per la squadra che ha vinto quattro finali come la Germania, è stata finalista altre due volte, e s’è presa l’Europeo 2021.
Non possiamo permetterci la terza fase finale consecutiva fuori dai giochi. Parte l’assalto a Canada-Usa-Messico. Il 13 dicembre, a Zurigo, sorteggio dei gruppi di qualificazione, il problema è che anche da teste di serie non sarà per niente facile.
L’Italia è quindi testa di serie con Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Olanda, Croazia, Danimarca (tutte via Nations), più Inghilterra, Belgio, Svizzera e Austria (grazie al ranking Fifa): il peggio è, teoricamente, evitato.
2^ Fascia – Già in seconda i pericoli sono diffusi: la Turchia di Yildiz e la Norvegia di Haaland sono brutti clienti, ma anche la Slovacchia di Lobotka, la Serbia di Vlahovic e la Svezia di Gyokeres non scherzano, per non dire della Grecia che ha fatto tremare l’Inghilterra. Il meglio sembra la decadente Polonia.
3^ Fascia – Tanto per non farsi mancare niente, una cosa è prendere dalla terza fascia la Bosnia, Israele che conosciamo, la stessa Albania ingigantita all’Europeo, e un’altra incrociare la Scozia di McTominay, la Georgia di Kvara, la Slovenia di Sesko. Anche qui forbice ampia di rischi.
4^ Fascia – Non dovrebbe essere un problema: di sicuro Bulgaria, Armenia e Kosovo valgono più di Lituania e Azerbaigian, ma temere una di queste piccole sarebbe da psicanalisi.
5^ Fascia – Qui troviamo le micro nazionali tipo San Marino, Gibilterra, Andorra, e non è neanche detto che le affronteremo. Se vinciamo il quarto di finale di Nations (sorteggio venerdì), finiamo necessariamente in un gruppo da 4 squadre perché a giugno saremo in final four. Se perdiamo, possiamo andare in un girone da 4 o da 5, dipenderà dal sorteggio.
Un gruppo ideale? Polonia, Bosnia, Lituania. Uno terribile? Turchia, Scozia, Armenia. Uno medio? Ungheria, Georgia, Bulgaria. Più una quinta eventuale.
Purtroppo l’1-3 con la Francia ha compromesso il ricorso al salvagente estremo, nel caso drammatico l’Italia non fosse prima o seconda del gruppo: i 4 posti via-Nations dei playoff sono oggi per Spagna, Germania, Portogallo e Francia, poi a scendere le vincenti delle altre serie.
La Nations League ci ha restituito una squadra, l’orgoglio e la prima fascia al sorteggio, ma dire che questo ci lasci tranquilli decisamente no.