Olympic Lyonnais nei guai

Debiti per oltre 500 Milioni rischiano di condannare l’OL alla seconda divisione.

Guai grossi, grossissimi per l’Olympique Lyonnais, il Lione, come lo conosciamo in Italia. Lo storico club francese è stato infatti condannato alla retrocessione in Ligue 2, anche se non con effetto immediato e soprattutto in via cautelare. Questo significa che c’è una via d’uscita, ma non sarà piacevole per i sostenitori della squadra che è stata di Juninho Pernambucano e Karim Benzema. 

Il Lione eviterà la retrocessione alla fine della stagione se e solo se migliorerà il passivo che grava sulle sue casse. Dovrà farlo, però, senza poter acquistare nuovi giocatori nella finestra di mercato invernale: potrà solo cedere, e dovrà farlo con una condizione da oggi nota urbi et orbi di grande difficoltà. Sarà difficile, quindi, strappare prezzi adeguati anche per i calciatori migliori della rosa. 
Il fondo Textor, proprietario del club, ha ammesso un debito di circa 500 milioni di euro. Dopo quella dichiarazione il club è stato costretto a presentarsi davanti al DCNG, che non è stato convinto dalle argomentazioni del club ed ha adottato queste misure durissime. “L’incontro è andato bene. Ho fiducia nei nostri numeri – ha detto Textor qualche giorno fa prima di lanciare un’accusa poco velata al Psg – “Penso che la DNCG sia indipendente dalle pressioni, ma abbiamo molti nemici nel consiglio d’amministrazione della lega, anche un grande club del Qatar“.

Supermarket Lione?
Nel Lione militano tanti giocatori di grande livello come Lacazette, il protagonista degli ultimi Europei Mikautadze, Gift Orban e le vecchie conoscenze del nostro calcio Veretout (ex Roma e Fiorentina) e Tessmann (ex Venezia, in estate vicino all’Inter). Più il centrocampista Cherki, già accostato in passato a squadre come la Lazio. Chissà che non ci possano essere spiragli per gennaio…

Redazione

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