E’ Ufficiale le ATP Finals rimarranno altri 5 anni in Italia.
E’ sicuramente una buona notizia quella che le Finals rimarranno ancora in Italia. Il Governo ha stanziato la cifra necessaria, l’ultimo quinquennio che si chiuderà l’anno prossimo è costato circa 18 Milioni, di cui non si conosce ancora l’entità ” siamo andati in doppia cifra” è quello che filtra dal Ministero di Economia e Finanza … ma in doppia cifra già ci eravamo.
Detto che Torino ha ancora un anno di “contratto”, le voci che circolano parlano però di una migrazione verso Milano dell’evento. Quando sarà pronto il Nuovo palasport milanese per le Olimpiadi Invernali tutto si trasferirà li.
“Abbiamo strutture da riempire” dicono da Milano, mentre da Torino fa eco lex Sindaco di Torino Appendino che con scarsa lungimiranza ieri affermava che se Torino vuole ancora le Finals deve ampliare la Inalpi Arena. Così prima la si amplia e poi l’evento va a Milano.
Ai torinesi già “distrutti”, specialmente nella zona dell’ex stadio Comunale da una viabilità paralizzata dal sottopasso del lingotto chiuso da secoli e dalla fioritura di piste ciclabili in ogni dove che hanno intasato il traffico in effetti manca un altro cantiere.
Intanto a Torino la Sinner-Mania sta facendo toccare numeri record nell’afflusso turistico, sopratutto in questa stagione si parla di un quasi sold out nelle strutture di ricezione turistica.
Sinner è ovunque, anche perché le istituzioni locali hanno proposto ad Atp e Fitp un modello organizzativo che è stata la vera chiave del successo delle Finals: una partecipazione diffusa di tutta la città all’evento, come dimostrano i sold out dei talk a Casa Tennis, in Piazza Castello, e le massicce adesioni alle degustazioni enogastronomiche e alle visite guidate a Torino e provincia. Alberghi pieni al 98%, un indotto economico che già l’anno scorso era stato superiore a 300 milioni. Jannik è il filo conduttore di tutto questo.
Almeno per altri tre anni l’evento rimarrà a Torino e per una città abbandonata dalla FIAT come si usa dire è tanta roba.
