Tanti gli “italiani” in campo nella serata delle Nazionali.
La corsa per il Mondiale del 2026 è avviata da tempo in Sudamerica e, nella notte italiana, sono andati in scena i primi match validi per l’undicesimo turno del girone di qualificazione.
A fare notizia è soprattutto la clamorosa sconfitta in Paraguay dell’Argentina campione del mondo in carica, che cade per la terza volta in assoluto e per la seconda nelle ultime quattro uscite: agli uomini di Scaloni non basta il gol numero 31 di Lautaro Martinez, ribaltato dalla splendida rovesciata del centravanti del Torino Antonio Sanabria e dalla rete di Alderete ad inizio del secondo tempo.
Un risultato fondamentale per l’Albirroja, che si rilancia prepotentemente nella corsa ad uno dei posti che vale il biglietto per Stati Uniti/Canada/Messico e che arriva al termine di una gara che era stata particolarmente caricata a livello ambientale, col divieto per i sostenitori locali di entrare allo stadio di Asunciòn con maglie di Messi (anche quelle di Inter Miami).
Da segnalare, tra gli “italiani”, gli ingressi nel finale del romanista Leandro Paredes e del laziale Castellanos.
L’Argentina rimane comunque in testa al girone sudamericano coi suoi 22 punti, ma può essere agguantata dalla Colombia, distante tre lunghezze ed impegnata nella complicata trasferta in Uruguay.
Se l’Albiceleste delude, continua a non brillare nemmeno il Brasile, che si fa imporre l’1-1 dal Venezuela.
Il blaugrana Raphinha conferma il suo straordinario periodo di forma – già 12 reti e 10 assist col Barcellona – trovando su calcio di punizione (la Seleçao non segnava direttamente da fermo da ben 19 anni, l’ultimo a farlo era stato Roberto Carlos) e festeggiando alla maniera di Neymar per omaggiare l’ex numero 10 verde-oro, ancora ai box per infortunio.
Segovia firma il pari per il Venezuela, che deve poi ringraziare Vinicius Jr, che si conquista un calcio di rigore per fallo del portiere avversario ma lo sbaglia, confermandosi in una fase di appannamento e di scarsa tranquillità dopo il complicato avvio di stagione col Real Madrid e l’esito del Pallone d’oro. Nessun minuto in campo per lo juventino Danilo.
In Giamaica, dov’è andato in scena il primo atto dei quarti di finale di Concacaf Champions League. A vincere di misura sono gli Stati Uniti di Mauricio Pochettino, che passano grazie al gol di Ricardo Pepi, innescato dall’assist del milanista Christian Pulisic, altro calciatore che ha disputato sin qui una stagione al di sopra della media a livello sia di statistiche che per continuità di rendimento: 7 reti e 5 assist in rossonero, a cui aggiungere una rete e due passaggi decisivi col team Usa.
In campo dal primo minuto altri due protagonisti del campionato italiano, come l’altro giocatore del Milan Yunus Musah e lo juventino Weston McKennie (rimpiazzato a gara in coso da Busio del Venezia), che alla ripresa della Serie A si ritroveranno l’uno di fronte all’altro nel big match di San Siro di sabato 23 novembre.