New Zealand vince la Coppa

Come era prevedibile New Zealand vince per la terza volta consecutiva.

Diciamo che la sorpresa non c’è stata, nella maniera più scontata possibile i Kiwi mettono subito fine ai giochi vincendo senza storia l’ultima regata.

Inutile persino raccontare la regata che porta il punteggio sul 7 a 2 tanta è stata la superiorità nei confronti di Ineos Britannia che riesce a tenere testa per metà del primo lato.

Si conclude così una America’s Cup che non ha brillato per spettacolo e passione e l’interrogativo vola subito al futuro. Ma ha senso continuare ad investire barcate di milioni in una competizione che per sua natura è troppo sbilanciata verso i detentori della coppa.

Si dice che la prossima edizione probabilmente fra tre anni si disputerà a Jedda in Arabia Saudita dove i soldi degli Emiri forniranno un’iniezione di petroldollari agli equipaggi degli sfidanti che hanno bisogno di lavorare tanto per riuscire ad avvicinarsi a Team New Zealand.

Luna Rossa si è dimostrata più fragile del previsto e per questo non è riuscita nemmeno a vincere la Luis Vuitton Cup e francamente ha deluso. Errori e strategie probabilmente sbagliate sommate alle rotture strutturali hanno penalizzato la spedizione italiana.

Cosa ci lascia questa edizione della America’s Cup? Sicuramente lo spettacolo delle barche volanti e la capacità dei Kiwi in barba a tutti i progettisti prestati dalla Formula 1 agli ingegneri di derivazione areonautica che si spacciano per geni, alle gallerie del vento per modellare le barche, sono riusciti a creare una barca che è risultata superiore a tutti.

Difficile pensare a meno di qualche colpo di genio che si possa colmare il distacco che New Zealand ha nei confronti degli avversari che, a nostro avviso, dovrebbero partire almeno copiando bene la barca vincitrice.

Redazione

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