Partita a scacchi

Pogba vuole tornare in forza alla Juve ma la società non lo vuole.

Fa un po’ tristezza vedere e sentire l’ex Polpo Pogba in questa situazione.

Dalla squalifica che chiude una carriera, al “ripescaggio” grazie ad una riduzione il passo alla contrattazione per un ritorno che definire nebuloso è dire poco.

Arrivato a parametro zero con lo zainetto pieno di infortuni ma con un contratto fino al 2026 da 8M netti a stagione, l’ex Polpo prima di squalificarsi da solo per la nota vicenda di doping non aveva comunque dato un contributo accettabile.

Ora le parole di riscatto e di voglia di vestire ancora il bianconero si contrappongono alla voglia che maschera un’esigenza della società di mettere la parola fine definitiva al rapporto con il giocatore. Lui è l’ultimo della vecchia gestione, scriteriata, anzi diciamo il penultimo visto che il contratto capestro con Vlahovic è ancora un dono di Andrea Agnelli e Soci al bilancio asfittico bianconero.

In questo periodo di squalifica Pogba percepiva 2.000 euro/mese come minimo sindacale e quindi la Juve si era “abituata” al risparmio.

La parabola di Pogba pareva definitivamente chiusa con la squalifica di 4 anni ed i guai giudiziari donatigli da qualche familiare che viaggiava a rimorchio ed ora la possibilità di rimettere le mani sul malloppo (esiste comunque un contratto) gli ha fatto venire la voglia di rimettersi in gioco.

Partita a scacchi. E’ chiaro sia a lui che alla Società che il rapporto non continuerà, ma il contendere è la cifra con cui chiudere la situazione contrattuale e quindi inizia il valzer delle dichiarazioni.

Sono 16 i milioni senza contributi, diciamo una trentina quelli che ballano sul piatto della scacchiera e la trattativa è appena all’inizio. La Juve fa filtrare la voce che parla di inadempienza contrattuale come possibile causa di divorzio, ma il minimo contrattuale di retribuzione pare già essere una situazione bastante per archiviare la questione.

Ora metterci a fare i giuslavoristi non è proprio il nostro mestiere ma pensiamo che siano solo schermaglie per prendere il massimo da una parte e pagare il minimo dall’altra.

Si chiuderà sicuramente con una buona uscita e starà poi alla bravura del procuratore e del giocatore trovare un altro ingaggio che consenta all’ex Polpo di portare a casa “la pagnotta” per qualche altro anno. Stati Uniti ed Arabia Saudita le uniche e probabili destinazioni.

In qualunque casa la sua esperienza in bianconero è da considerarsi definitivamente chiusa.

Redazione

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