In vista del match con Israele Spalletti parla anche giustamente della guerra.
In occasione della sfida di Nations League tra Italia e Israele in programma al Bluenergy Stadium di Udine nella serata di lunedì 13 ottobre, il commissario tecnico azzurro Luciano Spalletti, ai microfoni del Tg1, ha manifestato il proprio punto di vista sulla questione.
“Si va a giocare la partita con la speranza di convincere sempre qualcuno in più, perchè io penso che ci siano molti israeliani che non vogliono la guerra e noi dobbiamo convincere sempre qualcuno in più che questa è una cosa che deve finire”, queste le parole del CT della Nazionale italiana.
Infatti in contemporanea con la partita contro gli uomini di Ran Ben Shimon, nel capoluogo friulano si terrà un corteo di solidarietà pro-Palestina, con conseguenti precauzioni prese in vista della sfida tra gli azzurri e Israele, per garantire l’ordine pubblico.
Ad assistere al match ci saranno poco meno di 12mila persone, anche e soprattutto a causa della manifestazione.
Sempre all’interno dell’intervista concessa al TG1, Luciano Spalletti è tornato sulla presunta querelle con l’allenatore dell’Inter in merito alle sue chiamate con alcuni rappresentanti del tifo organizzato, finite nel mirino dei magistrati della Procura di Milano: “Io non devo chiarire niente a nessuno, ho solo risposto a una domanda su come mi comporto io in certe situazioni“.