Ultras incontro Piantedosi-Abodi

Si cercano soluzioni dopo i disordini di Genova.

Gli scontri di Genova, gli agenti feriti, lo stadio chiuso, l’inchiesta della Dda di Milano, i 19 arresti tra gli ultras di Inter e Milan, l’ombra della criminalità organizzata che torna ad affacciarsi sul calcio italiano.

É un allarme che si sente chiaramente quello lanciato dalla galassia ultras all’interno dell’universo calcistico. Il Governo ha recepito forte e chiaro il messaggio, cominciando immediatamente a muoversi per arginare l’ondata di violenza che si sta abbattendo sul nostro calcio: già lunedì pomeriggio, al Viminale, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato quello per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi per definire una strategia di misure che possano tutelare il mondo del pallone e i veri tifosi. 


Nella riunione, che si è svolta alla presenza del capo della Polizia Vittorio Pisani, si è discusso, come riportato da La Gazzetta dello Sportdel potenziamento degli strumenti a disposizione del governo per arginare il clima di ribellione e violenza che si è creato nelle ultime settimane nel calcio. La prima mossa sarà una verifica con il ministro della Giustizia Nordio degli strumenti necessari per rendere efficaci i fermi dei tifosi, evitando così che gli stessi vengano rilasciati dopo poche ore. Si sta valutando, inoltre, di far rientrare il Daspo – attualmente è una sanzione amministrativa che si perde nel momento in cui si esaurisce – nel quadro penale. Infine, Piantedosi e Abodi hanno parlato a lungo anche degli strumenti tecnologici da utilizzare all’interno degli impianti nostrani, in particolare del riconoscimento facciale.

L’idea è quella di chiedere – una volta ottenuto il via libera del Garante della privacy – l’obbligatorietà della biometria nel giro di due anni. Gli altri punti, invece, riguardano le società, tra cui si sta discutendo la promozione del ritiro del gradimento verso i tifosi che si macchiano di violenza, razzismo o di altri episodi che non riguardano i reali valori di uno sport come il calcio. Ultimo (ma non meno importante) Abodi rilancerà la Carta dei Doveri, così che possa essere sottoscritta da tutti i soggetti che hanno rapporti con le società calcistiche. Ci sarà una convocazione di gruppo – già la prossima settimana – per lavorare e parlare di tutte queste tematiche.

Redazione

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