Depositati gli atti dell’inchiesta che ha portato agli arresti degli ultrà milanesi.
Nelle intercettazioni dei capi ultrà interisti si fanno i nomi di Calhanoglu e Barella. Con Materazzi rapporti diretti. Perquisite le abitazioni dei fratelli Russo: Mauro è socio in affari di Maldini, Aldo il cognato. La Procura nei prossimi giorni potrebbe sentire Inzaghi, Zanetti, Skriniar e Calabria.
Inizieranno domani – mercoledì 2 ottobre – gli interrogatori dei capi ultrà arrestati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Milano sulle tifoserie organizzate di Inter e Milan.
Con il passare delle ore emergono ulteriori aspetti, e tanti altri emergeranno ancora. Ipotesi di reato, reati conclamati, condotte malavitose, custodie cautelari in carcere, arresti domiciliari, connessioni con la malavita organizzata, fiumi di intercettazioni: gli ingredienti sono abbondanti, gli intrecci molteplici e in un certo senso sorprendenti.
Come nel caso del capo ultras interista Marco Ferdico (in carcere) che, intercettato, sostiene di aver “incontrato Calhanoglu” e “Barella per parlare delle criticità sorte per la vicenda dei biglietti della finale di Champions”. Calciatori che, va sottolineato con chiarezza, non sono indagati e le cui voci non compaiono nelle intercettazioni.
Con Calhanoglu, peraltro, Ferdico racconta durante una telefonata che ci sarebbe anche andato a cena, assieme alle rispettive famiglie (siamo ad agosto 2023). La Procura nei prossimi giorni potrebbe anche ascoltare, come persone informate sui fatti, Simone Inzaghi, Javier Zanetti, Milan Skriniar e Davide Calabria.
A essere tirato in ballo in questa vicenda anche il nome di Materazzi, anche lui non indagato, con cui Ferdico parla al telefono (sempre sulla questione dei biglietti per la finale di Champions). Ma non solo: “la vicinanza dell’ex calciatore al direttivo – si legge nel dispositivo – è testimoniata anche dalla sua presenza alla riunione del tifo interista il 14 settembre 2023, occasione nella quale vi è stata la pubblicizzazione della birra commercializzata proprio da Materazzi e la promessa (documentata nel corso di una intercettazione telefonica) di Ferdico (e Beretta) ad impegnarsi affinché, in futuro, si concretizzasse la vendita esclusiva di tale bevanda nell’eventuale prossimo stadio interista”.