Partita subito in discesa per il rossoneri in gol con Theo con papera del portiere.
Con il 4-0 al Venezia il Milan magari non ha cancellato i tormenti delle tre uscite precedenti, ma quanto meno è tornato a riavere lineamenti un po’ più rilassati.
Fonseca ha fatto diversi aggiustamenti. I più attesi sono stati la riabilitazione di Hernandez e Leao dal primo minuto (rispettivamente capitano e vicecapitano). Davanti, debutto da titolare di Abraham. Poi, variazione tattica interessante: Reijnders al centro della trequarti (con Loftus in mediana accanto a Fofana). Infine, con l’ormai inamovibile Pavlovic la scelta è caduta su Gabbia.
Per il Milan trovare il vantaggio così presto è stata la migliore delle liberazioni, anche se va sottolineato che la generosità del tabellino non rende giustizia complessiva: è stato ancora un Diavolo impacciato nelle uscite, nel superare la linea di pressione più alta dei lagunari. E, soprattutto, è stato ancora un Diavolo troppo incerto in fase difensiva. Le volte in cui il Venezia si è affacciato dalle parti di Maignan, ha sempre dato la sensazione di poter affondare il colpo.
Leao, sostituito dopo un’ora di gioco, ha lasciato il campo più mugugnante che sereno. Poi, abbraccio con Fonseca a scacciare potenziali nuovi temporali. Per il Milan era una serata di sorrisi e alla fine tale è rimasta.