E’ una continua polemica

Leao dopo il fattaccio del cooling break con Theo e le critiche ricevute cala un carico sul tavolo.

Una cosa è sicura Rafa Leao si fa aiutare da qualcuno nella gestione del suo profilo X, perché francamente non crediamo nemmeno che lui fosse a conoscenza dell’episodio e forse non sa nemmeno cosa significhi.

La sera dopo la partita andava il onda su Sky sport la trasmissione di commento alla giornata calcistica e sul finire nello spazio definito il “senza giacca” Paolo Di Canio oggi opinionista sportivo ed giocatore di primo livello, ha commentato così l’accaduto: “Qui stiamo parlando di cose serie, questa è una vergogna secondo me. Non sei alla squadra del dopo-lavoro, che sei lì e ti paghi il campo e puoi fare quello che vuoi, qui sei al Milan. Stiamo parlando di Theo e Leao, uno fa spesso il capitano pure, ma che state facendo? I compagni di squadra si saranno sentiti declassati dal loro atteggiamento”.

E fino a qui non ci pare nulla di trascendentale, un commento che esprime un’opinione personale e sicuramente condivisa da molti. Ma evidentemente qualcuno vicino al giocatore che forse per mestiere raccoglie ed ascolta tutto quello che viene detto, scritto, trasmesso su di lui deve essersi arrabbiato parecchio e allora scatta il post vendetta: Il numero 10 del Milan ha condiviso sul suo profilo una foto di repertorio di Paolo Di Canio con il braccio destro teso verso l’alto, commentandolo con una serie di puntini di sospensione.

Per quell’episodio Di Canio ricevette una multa di 10 mila Euro.

Di sicuro l’atteggiamento di Leao e Theo è stato sbagliato e aggiungiamo premeditato, non può essere frutto del caso che i due esclusi e poi entrati parlottino dall’altra parte del campo mentre il Mister ed i compagni sono riuniti sfruttando la pausa per dissetarsi.

Spesso i due fanno giocate incredibili, da applausi e poi si “assentano” in qualche partita come ad esempio quella con la Roma che costò l’Eliminazione dall’Europa League dello scorso anno. Due ottimi giocatori che però si sentono superiori ai compagni e lo dimostrano nei loro atteggiamenti e questo è un grosso problema in casa Milan, con queste situazioni non si va da nessuna parte e forse il Milan dovrebbe ispirarsi un po’ alla Juve che di fronte alle lamentele continue ed i vaffa ai compagni di Federico Chiesa ha scelto l’unica via possibile: il taglio netto del ramo secco.

Redazione

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