Piastri & Norris doppietta McLaren

GP di Budapest pieno di spunti e controversie con Vertappen che fa il matto.

La cronaca di gara dice che Piastri vince il suo primo GP in carriera portando uno spicchio di Italia sul podio, il suo bis-bis nonno di origine toscane era immigrato in Australia ad inizio del Novecento.

Secondo Norris che ha dovuto cedere la prima posizione al compagno visto che aveva usufruito di un pit stop favorevole ma con “il dovere” di cedere la posizione.

Terzo hamilton che così centra il Podio n° 200 nella sua luminosa carriera.

Quarto Leclerc, Quinto Verstappen e sesto Sainz a chiudere un fine settimana per le Ferrari di secondo piano ma positivo.

Un quasi delirante Verstappen ne combina di tutti i colori e appare ormai ingestibile.

Con il padre ai box che detta legge spalleggiato da Helmut Marko, lui pensa bene di rimanere a giocare con il simulatore fino alle 3 di notte e si vede che la lucidità non era prorpio il suo forte oggi.

In partenza la solita manovra da padrone della F1 tenta il sorpasso impossibile all’esterno della prima curva, esce di pista ma sfruttando l’asfalto della viua di fuga prende velocità con una manovra irregolare e si piazza fra Piastri e Norris. Norris partito in Pole si ritrova terzo dopo la prima curva.

il GP è tenuto vivo dai continui rimbrotti di Max al suo Team: “ora devo mettere a posto i vostri errori”, una delle sue comunicazioni più gentili.

Si arriva verso la fine con la McLaren che impone a Norris, che non voleva, di cedere la posizione e Max che con le gomme frasche e nessuno davanti vola e vuole andare a prendere le macchine color papaja inglesi.

Peccato per lui che a differenza di come fanno tutti, Leclerc compreso che lotta ma solo fino ad un certo punto, Verstappen debba superare Hamilton e l’inglese prossimo pilota Ferrari di sicuro non gli rende la vita facile. Vita che Max si gioca con un sorpasso Killer che non genera un botto storico solo per l’abilità di Hamilton. Con la sua solita fortuna che ha dell’incredibile Verstappen non solo non danneggia la macchina ma rientra in pista senza però riuscire più a farsi sotto, rispuperato anche da Leclerc.

Il suo Team alla fine chiude le comunicazioni con un messaggio che passerà alla storia: “ti comporti come un bambino”.

Verstappen ricorda molto nel modo di fare, nella straffotenza agonistica, nella trance da delirio d’onnipotenza in cui cade quando vuole a tutti i costi vincere il pilota di Moto GP Marc Marquez che come sappiamo tutti in una gara che non contava più nulla per il campionato pur di recuperare il primo posto per dimostrare a tutti quanto è bravo, ci ha rimesso quasi un braccio e un paio d’anni di carriera.

Forse sarebbe ora di rimetterlo un pò in riga.

Redazione

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