Alcaraz definitivamente erede dei grandi del Tennis.
Che sia ancora un ragazzino lo si capisce quando gli dicono che come da tradizione nella festa di chiusura di Wimbledon dovrà ballare con la vincitrice di Wimbledon al femminile Barbora Krejcikova impacciatissimo risponde che cercherà di fare del suo meglio.
AL 21enne spagnolo che ha già messo insieme quattro slam quando gli ricordano inoltre che è diventato il sesto giocatore della storia a vincere a Londra e a Parigi nello stesso anno, lui risponde che per quanto sia onorato, non si sente “ancora un campione come loro, non al loro livello. Ma voglio continuare a lavorare per diventarlo”.
“È un sogno per me vincere questo trofeo – racconta Alcaraz in campo -. Ricordo un’intervista di quando avevo 11-12 anni: dissi che il mio sogno era vincere Wimbledon. Qui è sempre fantastico giocare, soprattutto se sollevi di nuovo il trofeo più bello del mondo, sul campo più bello”.
Parole al miele per il suo avversario a cui parla direttamente: “Novak, hai avuto settimane difficili per l’infortunio, ma hai fatto un lavoro incredibile – dice -. Credo sia difficile capire fino in fondo quello che hai fatto, ma anche per questo ho il massimo rispetto per te e per il tuo team. A inizio torneo non sapevo se avresti giocato, invece sei arrivato fino alla finale”.
Nel suo obiettivo ora l’Olimpiade sulla terra rossa dove ha già lanciato la sfida a Sinner ed a tutto il Ranking mondiale.