Djokovic si impone su Musetti in tre set.
Tre set in cui è vero Musetti ha lottato ma, andando anche un po’ controcorrente nell’analisi del match, un Djokovic in versione grande spolvero grandissimi problemi non ne ha mai avuti.
Avevamo già scritto di non fare arrabbiare Novak Djokovic perché lui moltiplica le forze pur di vincere, ma in questo caso non ne aveva bisogno e per lunghi tratti è sembrato che scherzasse con il tennista italiano decisamente più “povero” nelle soluzioni tattiche e poco propenso a prendersi dei rischi.
Quando c’era da fare il punto 9 volte su 10 il tennista serbo ha sempre portato a termine la missione senza grandi affanni.
Poche troppo poche le prime palle di sevizio che entravano per Musetti e sulle seconde Nole faceva due passi avanti pronto a offendere per cercare il punto.
Detto questo non è che la partita dell’italiano sia stata un disastro anzi. Ad un o dei migliori Djokovic dell’annata ha saputo fare scudo ed a ben vedere i margini di miglioramento per lui sono ancora molti e dovrà lavorarci su.
Sinner ad un certo punto della sua carriera, appena iniziata, ha cambiato tutto, allenatore, modo di servire e di giocare che gli ha fatto fare il salto di qualità … forse Musetti dovrebbe fare altrettanto se nel suo team non trova le risorse necessarie per cambiare una tattica che non porta grandi frutti e per migliorare aspetti di gioco che sono deficitari.
Come spesso si sente dire gli step in classifica sono scanditi in maniera piuttosto chiara. Un conto è arrivare nei primi 20 perchè la costanza di rendimento unita alle capacità che Musetti sicuramente ha ti può portare in avanti, poi però per entrare nei primi 10 bisogna fare quel passo in più che solo programmazione fisica, tecnica e tattica ti permettono di fare.
Poi per entrare nei primi cinque il discorso cambia ancora e francamente di lavoro Musetti ne deve fare ancora molto.
L’italiano conclude così la sua stagione sull’erba con una finale al Queen’s ed una semifinale a Wimbledon. Ottimi risultati ma visto che le capacità ci sono ora, guardando cosa ha fatto Sinner, bisogna fare un passo in più.