Tanti gli interrogativi dopo il deludente Europeo dell’Italia.
Le pecche evidenziate in questo europeo italiano travolgono, si fa per dire, un po’ tutti dal Presidente al CT ed il suo staff e tutti i calciatori impegnati anche qui si fa per dire.
Il Presidente
La notte trascorsa dopo la sconfitta deve averla passata a parlare e mettersi d’accordo con Spalletti ed il suo gruppo dirigente per preparare la strategia difensiva del il day after.
Oltre a sviare l’attenzione dando la colpa al sistema, generalizzando talmente tanto che era persino difficile controbattere, nel senso che ci ha messo dentro un po’ di tutto un po’ come fa Salvini quando vuole conquistare il favore di tutte le categorie di lavoratori facendo elenchi lunghissimi.
Talmente impegnato a salvare il posto che si è dimenticato qual’è il suo obbligo principale: far si che la Nazionale ben figuri nelle manifestazioni. La domanda che avrebbe dovuto farsi in fondo era semplice: Spalletti è l’uomo adatto? Per lui si e per quasi tutti no. Tanto se l’Italia non si qualificherà per la terza volta ai mondiali lui sarà già felicemente pensionato.
Spalletti
Per lo meno ha detto di essersi sbagliato. Non che serva a molto ma almeno sentire delle scuse è stato già un passo avanti per uno che alle critiche risponde con arroganza dando dei pipponi a tutti.
Sarà l’uomo giusto per per questa nazionale? Vedremo dalle prossime convocazioni qual’è la strada che deciderà di intraprendere e quale sarà il suo atteggiamento nel porsi a tutti quelli che si aspettano qualcosa di buono dalla nazionale.
Un pensiero dovrebbe farlo anche con il suo staff che ha ringraziato per il lavoro fatto, male ma fatto. L’italia è parsa oltre che timorosa e confusa anche senza capacità fisica: gli altri correvano mentre i nostri passeggiavano.
La squadra
Non ne escono bene nemmeno i giocatori che alla fine sono poi quelli che contano. Tolto Donnarumma che alla fine era scocciato come uno costretto a vedere un film noire francese degli anni 50, un pochino Bastoni e Calafiori che qualcosa di buona l’hanno fatto vedere, tutti gli altri un po’ per colpa anche del mister che li metteva in campo a casaccio hanno fatto una brutta figura.
Troppe le cose che non hanno fatto o che hanno fatto male e allora vengono fuori le magagne più strane, gli spifferi che fanno male, che ti fanno capire che probabilmente il pensiero principale era che tutto finisse in fretta. Non si è lamentato nessuno per un recupero incredibilmente corto, soli 2 minuti, per un secondo tempo con mille cambi e grandi perdite di tempo, bastava solo che tutto finisse in fretta.
Allora viene fuori che i giocatori non ne potevano più del Mister, che l’importante era il parrucchiere, che la cura maniacale e molto naif dell’ outfit era più importante della posizione i campo, della pigrizia di alcuni e della dipendenza da Play Station di altri.
Alla fine forse se il mister avesse portato un paio di Pavoletti e avesse fatto fare solo dei lanci lunghi in mezzo all’area avversaria forse avremmo fatto meglio.
Dispiace per persone come Di Lorenzo e Darmian, bravi ragazzi ma uno in confusione totale e l’altro sempre fuori ruolo. Dispiace per Retegui che ce l’ha messa tutta ma in fondo cosa ci aspettava di più da lui?
Anche qui vedremo chi saranno le facce nuove ma soprattutto ci piacerebbe vedere un po’ di grinta su quelle facce a settembre quando si giocherà la più inutile delle manifestazioni, la Nation League, dove speriamo che ci arrivino dei giocatori con la voglia di giocare in azzurro e non solo per far crescere la loro valutazione e conseguente ingaggio.