Una Vita da Commissario Tecnico.

Siamo alle solite il CT dell’Italia è sempre sulla graticola.

Facendo un rapido riassunto dei Commissari Tecnici dell’Italia senza andare all’alba dei tempi, raramente abbiamo avito dei commissari tecnici in grado di sedare le critiche e far esprimere alla squadra un gioco diverso da quella che è, in fondo, la vera anima del calcio italiano: difesa e ripartenza.

Forse l’unico in grado di dare un aspetto diverso alla Nazionale fu Arrigo Sacchi, ma stiamo andando troppo indietro ed i tempi erano decisamente diversi.

Partendo dai magnifici mondiali del 2006 con Lippi che fu in grado di creare un blocco granitico aiutato anche dal fatto di avere una rosa di fuoriclasse come raramente l’Italia ha avuto (forse solo a Mexico 70), c’erano Totti e Del Piero, Buffon ed il futuro pallone d’oro Cannavaro.

Per gli Europei 2008 Lippi aveva mollato il colpo c’era in panca Donadoni che forse nessuno ricorda, eliminato ai quarti dell’Europeo dalla solita Spagna ai calci di rigore fu “esonerato” e ritornò Lippi per la disgraziata partecipazione ai mondiali in Sud Africa conclusi con un frettoloso ritorno in patria con l’eliminazione nel girone eliminatorio.

Venne rimpiazzato il CT vincitore del mondiale con Prandelli che non fece male, anzi, andò in finale agli Europei 2012 perdendo però malamente contro la solita Spagna per 4 a 0. Terzo nell’inutile Confederation Cup nel 2013 ed eliminato ai gironi nel mondiale in Brasile del 2014.

E fu la volta di Antonio Conte che si giocò l’Europeo del 2016 battendo questa volta la Spagna agli ottavi ma eliminato dalla Germania ai rigori nei quarti. Conte a fine Europe salutò la compagnia.

Il 1º settembre 2016 debutta sulla panchina azzurra Gian Piero Ventura e l’idea che l’allenatore ligure sia stato “preso in mezzo” dalla Federazione a distanza di tempo è da considerarsi più di un’ipotesi.

Il girone eliminatorio per i Mondiali era quasi proibitivo l’Italia chiude il suo girone al secondo posto, perdendo con la Spagna lo scontro diretto per la vetta. Il piazzamento obbliga la squadra ai play-off, in cui gli Azzurri sono abbinati alla Svezia.

Persa di misura la partita d’andata, l’Italia pareggia (0-0) la gara di ritorno fallendo – per la prima volta dal 1958 – l’ingresso ai Mondiali. Per la cronaca la Svezia fu eliminata ai quarti di finale dall’Inghilterra rivelandosi decisamente un’ottima squadra. Ventura fu esonerato con ignominia capendo che era stato scelto per fare la fine del vaso di coccio fra quelli di ferro, mettendo fine così alla sua carriera di Allenatore.

Dopo una breve parentesi del traghettatore Di Biagio arrivò Mancini che come sappiamo trionfò agli Europei in Inghilterra ma poi con la nazionale in fase decisamente involutiva fu eliminato dalle qualificazioni ai Mondiali nientemeno che dalla Macedonia del Nord, di cui non si è più sentito parlare. Che differenza di trattamento con Ventura esonerato, il Mancio fu confermato salvo poi mollare tutto dando spazio all’attuale CT Spalletti.

E siamo arrivati alla sconfitta con la Spagna dell’altro giorno. Cosa capiterà a Spalletti nel caso in cui non riuscisse a battere la Croazia e qualificarsi? Pensiamo nulla.

Certo che i dubbi in questi giorni sono tanti, perchè cercare di dare un gioco diverso dal solito all’Italia è difficile e vista la situazione attuale la paura maggiore non è quella di salutare gli Europei ma quella di non riuscire ad andare ai prossimi mondiali.

Redazione

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