Perché ci piace Sinner?

Ormai è sulla bocca di tutti in tutto il mondo Sinner un fenomeno globale.

I paragoni si sprecano ora che è diventato il primo italiano a diventare il numero 1 nel suo sport.

Alberto Tomba, Valentino Rossi, Federica Pellegrini, Paolo Rossi insomma un chi vogliamo, un icona riconosciuta trasversalmente in tutto il mondo.

Ecco forse Paolo Rossi, un po’ schivo, timido e sempre con il sorriso è quello che ce lo ricorda di più come carattere e come persona, per gli altri la sua carriera sportiva deve ancora dimostrare di sapersi confermare nel tempo per raggiungere il livello di Leggenda.

Ci piace Sinner perchè potrebbe essere tranquillamente il figlio del vicino di casa che abbiamo sempre visto concentrato sul suo sport preferito, impegnarsi e vincere prima il torneo della parrocchia, poi quello del quartiere, poi quello della città, continuando a crescere e ad affermarsi ma sempre fermarsi a salutare con educazione ogni volta che lo incontravamo.

Un ragazzo ben educato con dei valori ben precisi, conscio che se oggi è così, bravo simpatico e vincente lo deve a chi gli ha dato la possibilità di crescere ed affermarsi, lustrando il suo talento tutti i giorni seguendo delle “regole” che hanno formato il suo carattere.

Per lui è normale preoccuparsi di uno spettatore che si sente male per il gran caldo e porgergli acua, ghiacci ed un asciugamano senza perdere la concentrazione o lamentandosi che quell’inciampo gliela possa far perdere.

Ci piace perchè quando una ragazzina gli si siede a fianco con l’ombrello sul campo da tennis per ripararlo, non fa il fenomeno guardando nel vuoto con fastidio per l’attesa, ma fa il cavaliere prende l’ombrello e si mette a chiaccherare.

Che differenza con alcuni mezzi campioni coperti di tatuaggi ed il capello scolpito al rasoio, pieni di se che trasformano un gioco molto ben pagato in un piedistallo su cui ergere il proprio ego.

Tomba piaceva perché vinceva da fuoriclasse e nella vita di tutti i giorni si “divertiva” come avremmo voluto fare tutti, rimanendo sempre un po’ semplice come il panino che si mangia fuori dallo stadio con dentro tutto … appunto il panino ignorante e buonissimo.

Valentino un fenomeno mondiale al di là di ogni comprensione che alla fine se ne andava al Bar con gli amici di sempre ed a fare le impennate nella via scappando dai vigili.

Semplicità ed educazione nel proporsi nel vivere una vita baciata da un talento infinito che però non sotterra i valori con cui sono cresciuti.

Sinner è solo all’inizio, ma l’altra sera con quel piccolo francese che ha barato anche sull’altezza scritta sulla sua scheda, che batteva da sotto per innervosirlo, che ad ogni palla corta esultava per la beffa, con il pubblico incapace di razionalizzare ma semplicemente tifoso per l’atleta di casa faceva la ola quando Sinner doveva battere interrompendo il gioco e la concentrazione.

Sinner livido dalla rabbia, sotto per 5 a 0, un mattone alla volta ha costruito la sua casa, distruggendo letteralmente l’avversario, vincendo la partita e alla fine “sarcasticamente” con il sorriso ringraziava il pubblico per lo spettacolo ricevendo un a marea di applausi.

In quella partita è stato come tutti che un mattone alla volta costruiamo la nostra vita … tutti, insomma quasi tutti.

Ora è il numero 1 e se la vedrà con Alcaraz che n°1 lo è già stato, che è giovanissimo come lui, che è molto più scorbutico ma che alla fine regala sempre un sorriso. E sono amici.

Prevedere un futuro per loro come quello di Nadal e Federer. Magari. Intanto ci godiamo la partita perché comunque vada sarà un successo.

P.S. Cambiando sport: come mai Marquez che ha vinto tutto non è simpatico? Rispondiamo Sinner ed il resto lo lasciamo all’immaginazione.

Redazione

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