Dopo la vittoria a Montecarlo il Team Principal Ferrari parla a ruota libera.
E’ un personaggio particolare Vasseur, sempre con il sorriso ma attento anche alle sfumature e con lui la Ferrari si scopre più forte.
Per lui la squadra viene prima di tutto e lo si capisce da alcune battute sia su come ha festeggiato e sul futuro prossimo delle rosse:
“Ho voluto festeggiare il trionfo di Monaco con i dipendenti del reparto corse. Ho detto loro che il risultato è figlio del contributo di tutti. Nessuno escluso.
Adrian Newey? (Io sono una persona educata, nei box parlo con tutti. Ma non mi esprimo sull’argomento perché rispetto la mia squadra, chi sta lavorando adesso in Ferrari e per la Ferrari. In assoluto, il gruppo viene prima di qualunque individuo”.
Sul futuro prossimo dei piloti chiude in maniera decisa il discorso su Hamilton e Sainz esprimendo soddisfazione per come guida e si comporta lo spagnolo che ha promesso ad inizio stagione pur sapendo che sarebbe stata l’ultima con la Rossa, il massimo impegno “e così sta facendo” mentre non reputa corretto parlare di chi ora guida per un’altra squadra ma si dice certo che l’inglese farà benissimo.
Per Leclerc solo parole al miele: “A me interessa un progresso costante, continuo. A Montecarlo abbiamo vissuto il week end perfetto e sono stato felice per Charles, sapevo quanto fosse importante per lui tornare a vincere e farlo a casa sua. Ma questo è solo un passaggio, è una tappa di un percorso che deve continuare.
Non è una novità che sia veloce. A me la cosa che piace di più di Leclerc è la sua capacità di essere un uomo del team. Ha sempre supportato la squadra anche quando le cose non andavano bene. E questo è un aspetto fondamentale della sua personalità”.
Continua poi analizzando il momento ed i progressi che la Ferrari ha fatto e che dovrà ancora fare: “Un anno fa eravamo quasi sempre competitivi in qualifica ma poi pativamo sul passo gara. Adesso abbiamo spostato il focus sulla domenica, sul Gran Premio. Se andate a vedere gli esiti di Miami, Imola e Montecarlo, vi renderete conto che tra noi, Red Bull e McLaren le differenze sono minime, per meno di un decimo puoi passare dal primo al sesto posto!
A Imola abbiamo portato il primo pacchetto di aggiornamenti. Più avanti ne arriverà un altro, ma non ha senso dare scadenze”.
Chiude la sua lunga chiaccherata, di cui vi abbiamo proposto una sintesi, dicendo che al titolo non ci pensa e che i successi si costruiscono un Gran Premio dopo l’altro e che alla fine se “saremo stati bravi” il conteggio ci farà sorridere. E chiude così come aveva inizia sorridendo.