I reati ipotizzati a carico dell’ex difensore del Barça sono corruzione in affari e amministrazione sleale.
La giudice che sta indagando su presunte irregolarità legate all’organizzazione in Arabia Saudita della Supercoppa di Spagna, operazione orchestrata dall’ex presidente federale Luis Rubiales e dal suo grande amico Piqué attraverso la sua società Kosmos, ha iscritto al registro degli indagati anche l’ex difensore del Barcellona e della nazionale. I reati ipotizzati nell’indagine che sta scuotendo la federcalcio spagnola sono corruzione in affari, amministrazione sleale e non si scarta la possibilità che ci sia stato riciclaggio di denaro.
Secondo il magistrato ci sono indizi di delitto nella commissione da 4 milioni all’anno assegnata alla Kosmos dalla Federcalcio di Rubiales per i 6 anni di contratto che hanno portato il torneo in Medio Oriente. Questo è emerso da una memoria della giudice Delia Rodrigo che insieme a Piqué ha imputato anche altre 15 persone tra cui Pedro Rocha, attuale presidente della federcalcio spagnola, delfino di Rubiales appena eletto.