Spalletti si dice contento del fatto che l’Inter abbia tanti giocatori italiani.
Non che Spalletti sia interista, visto anche come andò via dalla squadra nerazzurra, il suo ragionamento è incentrato su come sia utile alla Nazionale avere un blocco di giocatori italiani che in campionato giochino insieme.
“Avere in campo dei giocatori che durante la partita si riconoscono e dicono lo o facciamo anche in campionato, è un vantaggio”, di sicuro non possiamo dargli torto, perché l’amalgama come ben si sa non lo si può comprare.
Il suo discorso è un po’ quello che nel tempo abbiamo sentito fare da quasi tutti i CT che si sono succeduti sulla panchina della nazionale, ovvero ci sono troppi stranieri che giocano nel campionato italiano e quindi i nostri talenti non riescono ad emergere.
Spalletti, ma lo sa e oggi in questo ruolo “recita” la sua parte, quando allenava un Club non andava tanto per il sottile e voleva giocatori che potessero portare al successo sia lui che la squadra che fossero italiano o di tutte le parti del mondo poco gli interessava.
Sicuramente a volte si vedono giocatori che non arrivano nemmeno gratis, che non valgono molto e probabilmente in Italia ci sarebbe quanto meno un omologo, ma è anche vero che un giocatore italiano che poco poco riesce ad imporsi un minuto dopo ha il procuratore che chiede ritocchi all’ingaggio, facendo lievitare i costi fino all’inverosimile.
Quindi il ragionamento sul blocco italiano se da una parte è utile alla Nazionale, dall’altra innesca tutta una serie di discorsi che ci porterebbero a discutere di finanza, costi e ricavi e non di calcio.
Comunque ben venga un gruppo di giocatori che si conosce nella speranza che la nostra Nazionale riesca ad imporsi.