Il progetto Atalanta da ieri sera vincente dovrebbe essere la guida da seguire.
Ieri sera la classica cigliegina sulla torta è stata messa e a ben guardare la torta è diventata man mano che la si costruiva bella, alta, golosa degna di Iginio Massari.
Certo lo Chef Gasperini è il front man che attira i “clienti” ma il ristorante, la sua gestione, il suo approvigionamento, la preparazione, la Brigata in cucina sono merito di chi dietro le quinte con un progetto preciso e ben orchestrato ha fatto si che si potessero gustare le prelibatezze dello Chef.
Ecco il “manuale”, se fosse mai stato scritto e pubblicato, per ottenere certi risultati dovrebbe avere come titolo “Manuale Percassi“.
Si perchè un pò come era stato (ormai mille anni fa) il Manuale delle giovani Marmotte un luogo dove attingere idee per la vita quotidiana o la sopravvivenza in luoghi selvaggi, un manuale scritto dai Percassi su come si gestisce e si manda avanti una squadra di calcio dovrebbe essere scritto.
Il bacino d’utenza ovvero quanti tifosi ha, sintetizzando, l’Atalanta non è certo da Top Team anzi, in Italia la Dea occupa il decimo posto con 350.000 tifosi (dati di Calcio e Finanza), per dire la Juventus ne ha 8.500.000, senza contare che i tifosi stimati della Juve in Italia superano i 15 milioni.
Partendo da questo dato i Percassi hanno iniziato a costruire il loro progetto vincente.
Non sono molti i tifosi ma sono fidelizzati e pronti a seguire la squadra e quindi il primo pensiero è stato diamogli qualche cosa da seguire, ovvero una squadra che ottenga dei risultati.
E così è stato. Senza dimenticarci che quando l’Atalanta ha raggiunto la prima e storica qualificazione Champions eravamo in pieno Covid e sappiamo bene quale prezzo durissimo abbia pagato il bergamasco durante la pandemia.
Fatta la squadra si è pensato a dargli una casa e quindi è partita la ristrutturazione dello stadio un pezzo per volta. A breve sarà terminato e non sarà di sicuro il Santiago Bernabeu ma con 24.000 posti ben sistemati e ben serviti da tutto quello che ci aspetta in un moderno stadio, sarà il fiore all’occhiello di tutta una città e senza Alberghi e centri commerciali e cubature varie da rivendere.
Tutto quello che ruota intorno alla squadra, dalle maglie dei giocatori, all’abbigliamento brandizzato, a tutti quei gadget legati alla Dea, ai viaggi per seguire la squadra, ai Bar interni, ai regali di Natale e per ogni ricorrenza, tutto è stato organizzato e finalizzato a servire i tifosi e soprattutto al servizio dell’Atalanta. Studiato, meditato, sviluppato … insomma il Marketing. Senza dimenticare l’on line, dove fanno sfracelli.
In ultimo partendo da Zingonia, un centro sportivo in cui si allenano i big nerazzurri di Bergamo, ma anche dove crescere nuovi virgulti, proseguendo con la capacità di scoprire, valorizzare e monetizzare talenti, con il DS D’amico, diciamo che hanno chiuso il cerchio.
Pare così difficile? Certo che se quello che si incassa ce lo si tiene o lo si spende in ingaggi milionari per mezzi giocatori il crack finanziario è dietro l’angolo come ben sanno gli altri nerazzurri lombardi.
Quindi guardando il Manuale Percassi, squadre come il Torino, il Cagliari (che ha una regione intera dietro di se), la Lazio, la Roma ecc. … insomma tutte quelle squadre che non si sono ancora organizzate in modo organico e strutturale potrebbero fare molto ma molto di più.
Ps: il Bologna il Manuale Percassi è da qualche anno che lo segue e guarda un pò … arrivano i risultati.