Gran caldo e piovaschi le condizioni meteo la fanno da padrone al Giro.
La squadra di Pogacar decide di risparmiare energie e da il via libera alla fuga. Subito si mette in evidenza Alaphilippe con il gruppo di circa 25 corridori, ma poi forse il gran caldo è costretto a desistere.
Lo sloveno Tratnik del Team Visma prova la fuga solitaria e se ne va.
Ai -8 km dall’arrivo mantiene 40″ sui primi fuggitivi: Valentin Paret-Peintre e Bardet che provano ad andare a prenderlo. Segue un altro gruppo di corridori a circa due minuti poi più staccato il Gruppo Maglia Rosa a 5 minuti di distacco.
Man mano che il percorso si fa più duro, l’arrivo è in salita, Tratnik inizia perdere secondi preziosi. Il percorso offre inoltre la possibilità ai corridori di vedere anche in lontananza gli avversari e quindi potersi regolare sulla strategia da intraprendere.
A 2,5 Km Valentin Paret-Peintre riprende il fuggitivo e stacca Roman Bardetche a sua volta supera Tratnik che vede proprio sul finire della tappa tramontare i sogni di gloria.
E così il corridore francese Paret-Peintre che corre per la Decathlon AG2R con un arrivo in solitaria si porta a casa un successo che con merito e costanza ha inseguito e corona il sogno di vincere al Giro d’Italia la sua prima gara da professionista.
Secondo Bardet che recupera anche in classifica generale ora è settimo, terzo lo sloveno Tratnik.
Il gruppo Maglia rosa arriva con 3 minuti e 14 secondi di ritardo.