Ancora una volta il PSG saluta prima che la festa finisca.
La prima delle due finaliste c’è: Il Borussia Dortmund ora aspetta o i cugini ricchi di Germania o gli altrettanto ricchi se non di più spagnoli.
Qualcosa del cacio di questo periodo questa semifinale ce lo sta raccontando: gli Sceicchi che hanno “drogato” il calcio a suon di petroldollari non ce l’hanno fatta.
Lo scorso anno il City sembrava aver messo la parola fine sul romanticismo del calcio, spese impossibili da sostenere per gli umani del pallone, ingaggi da armatori greci per i giocatori, possibilità di spesa infinita e fair play finanziario una chimera.
Quest’anno City e Psg si leccano le ferite e saranno costretti a guardare o due squadre tedesche o Il Real che andrà a caccia della centesima Champions.
L’altra cosa che ci sta raccontando il calcio nel 2024 però forse è quella più importante: programmazione, ricerca di qualità sostenibile, organizzazione e motivazioni sono la base per centrare dei successi, ancorchè parziali, senza per questo rischiare fallimenti clamorosi.
Questi virtuosismi sono ben rappresentati non solo dal Dortmund in Finale di Champions, ma anche da Atalanta e Leverkusen che se la stanno giocando in semifinale di Europa League.
Quante volte nelle stucchevoli interviste post match sentiamo il ritornello dobbiamo lavorare, il lavoro alla fine paga … tante, troppe. Certo il lavoro paga se insieme a questo c’è una programmazione ed una struttura che la sostiene.
Anche il Bologna nel suo piccolo sta seguendo questo “modus operandi”, non a caso è una insieme all’Atalanta delle squadre meglio strutturate in serie A, dimostrando che si i CR7 sono importanti ma se non c’è una base ben organizzata fatta da Società, Staff e squadra alla fine si va solo incontro ad una montagna di debiti.
Certo che quando ti ritrovi davanti un Real Madrid che ha tutto questo ed in più possibilità di spesa illimitata diventa tutto più difficile … ma non impossibile.