La partita fra Juve e Milan si chiude con una certezza: si deve cambiare.
Qualche occasione c’è stata ma di sicuro non lo spettacolo.
Se dal un Milan scornato e con parecchie defezioni non ci si aspettava molto di più di quello che ha fatto, dalla Juventus, sinceramente ci si attendeva molto di più.
L’unica vera occasione Kostic-Danilo probabilmente è finita sui piedi sbagliati, ma almeno bisogna riconoscere che qualcosina in più nel secondo tempo i bianconeri hanno cercato di farlo.
Dire altro su di una partita che ha offerto veramente pochi spunti risulta difficile ed anche inutile, in fondo tutte le attenzioni erano rivolte alle panchine ed agli atteggiamenti di alcuni giocatori e gli spunti almeno qui non sono mancati.
La sostituzione di Vlahovic sancisce il fine rapporto con l’allenatore, rapporto già terminato con Chiesa che ha iniziato in panca. Proprio da qui partiamo per cercare di capire che cosa sta succedendo: Allegri ormai condannato, forse, ha deciso di non fare prigionieri ed ai due enigmatici nelle prestazioni giocatori non fa nessuno sconto evidenziando con le scelte la loro poca utilità alla causa bianconera.
Dusan non vede la porta, si arrabbia con se stesso e con i compagni, plateale la catechizzazione a Gatti ed il rimbrotto a Cambiaso che pare essere il vero male della Juve visto che anche Chiesa nelle partite precedenti non ha lesinato i vaffa. Ma questa è la Juventus di questa stagione, poca qualità ed idee confuse, voglia di fare ma soprattutto per se stessi.
Non che dall’altra parte stiano meglio anche qui chi deve fare la differenza latita ed il gioco del Milan che durante il campionato è stato spesso piacevole, non decolla mai.
Insomma due squadre a specchio e due panchine … pure.
Pioli ormai sicurissimo dell’addio si vede che sta patendo non poco la fine dell’amore, Allegri duro e puro aziendalista segue il suo credo e pensiamo se ne freghi altamente di tutte le critiche che lo circondano.
Ma queste due squadre con una guida tecnica diversa riuscirebbero a fare cose diverse e migliori? Il Milan pensiamo di si, la Juventus crediamo di no.
Bisognerà sfoltire le rose di inutili e costosi orpelli: in casa rossonera saluteremmo volentieri Theo e Leao cercando sostituti di egual caratura ma dal rendimento costante tipo Pulic; in casa Juventus intanto bisogna vedere chi e a che prezzo si accollerebbe giocatori come Chiesa e Vlahovic pensando oltretutto che in giro per l’Italia i bianconeri dei sostituti già li hanno.
Intanto però la Champions bianconera non è ancora blindata, anche se ad essere realisti e facendo quattro conti dei 12 punti in palio la Juventus nella peggiore delle ipotesi si ritrova con due Jolly da giocare in casa contro la Salernitana ed il Monza. Anche se dovesse perdere a Roma e Bologna e l’Atalanta vincerle tutte si ritroverebbe ancora con un margine di un punto per andare in Champions … guarda un po’ proprio quel punto fatto contro il Milan. Allegri si deve essere fatto bene i conti.