Martin con merito e fortuna si aggiudica la gara Sprint.
Parte forte Martin e dopo pochissimo è in testa, Marc Marquez che partiva in Pole si fa sorprendere mentre Binder inizia sgomitare come al solito.
A farne le spese dell’irruenza altrui come al solito è Bagnaia, per la seconda volta in stagione viene messo al tappeto con una manovra al limite ma che i commissari di pista giudicano “incidente di gara” e questa volta è proprio Binder che infilandosi dove il posto lo vede solo lui schiaccia l’incolpevole Pecco contro Bezzecchi facendogli fare la fine del prosciutto nel toast.
Marc Marquez e fratello si lanciano all’inseguimento di Martin. Marquez, l’amico di Valentino 46, supera alla fine Martin che rischia di cadere ma incredibilmente rimane in piedi e se ne va.
La fuga dura poco perché mentre inizia l’ecatombe di piloti che cadono tutti a centro curva e nel medesimo posto: Brad Binder, Alex Marquez, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi, Maverick Vinales e alla fine pure Marc Marquez … fossimo in Lombardia sarebbe la gara del ciapa no.
Martin ha qualche santo in paradiso che lo tiene diritto e vince la Sprint seguito dal piccolo terribile Acosta e udite, udite al terzo posto la Yamaha di Quartararo e poi la KTM di Pedrosa.
Bagnaia e la Ducati ufficiale con le pive nel sacco mentre Martin festeggia con la “sobria” fidanzata la vittoria che complice la caduta simultanea di tutti i suoi avversari lo proietta sempre più solo in testa al mondiale … alla faccia del Jolly da giocare.