Juve: Ronaldo passa alla cassa

La Juventus dovrà pagare 9,8M (metà di quanto chiesto) di stipendi arretrati a Cristiano Ronaldo, oltre agli interessi.

La corte, in ogni caso, ha riconosciuto un concorso di colpa tra le parti coinvolte.

l riferimento è alla vicenda riguardante le mensilità differite dal club bianconero nel contesto riguardante le “manovre stipendi” che non sono state versate nelle casse del fuoriclasse portoghese. L’attuale attaccante dell’Al Nassr si è appoggiato ai suoi legali ottenendo una vittoria che peserà anche in termini di bilancio per la Juve.

La battaglia legale tra Ronaldo e la Juventus è legata alla dilazione degli stipendi risalente ai tempi del Coronavirus. Il portoghese aveva deciso di rinunciare a quattro mensilità, così come tutti i giocatori della Juventus. L’accordo con il club era di riaverne tre, dilazionando il pagamento nelle stagioni successive.

Il problema è nato dal momento in cui serviva un accordo privato tra Cristiano e la Juve, che il portoghese non firmò diventando dunque un documento privo di valore.

Ronaldo ha potuto impugnare l’atto in questione solo nel momento in cui lo stesso documento che venne trovato dalla magistratura nel corso dell’Inchiesta Prisma. L’ottimismo dei legali bianconeri derivava però dal nulla osta che CR7 firmò nel momento del suo trasferimento allo United ad agosto 2021: un documento ufficiale dove il giocatore dichiarò di non avere più nulla da chiedere in termini economici dalla società che stava lasciando.

La Juventus con una dichiarazione che riportiamo integralmente al fondo dell’articolo è pronta a dare battaglia legale per far valere le proprie ragioni.

Immaginiamo la “gioia” di John Elkann.

Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”), con riferimento al giudizio arbitrale instaurato dall’ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro (“Ex Tesserato”) nei confronti della Società, comunica che in data odierna il Collegio Arbitrale ha trasmesso alle parti il lodo reso nella controversia. Gli Arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell’accordo di riduzione dei compensi dell’Ex Tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato l’assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti, ritenendo, dunque, che la c.d. “carta Ronaldo” non abbia alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande dell’Ex Tesserato di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione; hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell’accordo di riduzione dei compensi, rilevando l’assenza di dolo in capo alla Società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell’Ex Tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione; hanno accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine dall’Ex Tesserato, accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa Euro 9,8 milioni (corrispondente alla metà della richiesta dell’Ex Tesserato, pari a circa Euro 19,6 milioni). La Società, anche con il supporto dei propri legali, sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti. Per informazioni sui procedimenti arbitrali instaurati dall’Ex Tesserato, entrambi definiti, si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale al 30 giugno 2023, disponibile sul sito internet della Società (www.juventus.com, sezione Club, Investitori, Bilanci e Prospetti, Bilanci e Relazioni)”.

Redazione

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