La Dea ha un cospicuo vantaggio ma la fragilità difensiva mette apprensione.
Il grande sogno è lì a un passo.
Fuori da ogni pronostico, l’Atalanta è vicinissima alle seconde semifinali europee della sua storia, dopo la Coppa delle Coppe 1987/88. Nella serata di giovedì, i bergamaschi devono però fare i conti con l’orgoglio del Liverpool di Jürgen Klopp: nell’arco di una manciata di giorni, i Reds hanno potenzialmente rovinato una stagione, prima con il clamoroso 0-3 al cospetto di Scamacca e compagni, poi con l’ancora più incredibile K.O. casalingo contro il Crystal Palace, con tanto di sorpasso in vetta da parte del City di Guardiola.
Il momento per gli inglesi è delicato e l’Atalanta è pronta ad approfittarne per riscrivere la storia e nobilitare una stagione segnata da troppi alti e bassi in campionato. Non a caso, i nerazzurri rischiano di essere fuori dalla top 5 che – ranking alla mano – dovrebbe garantire l’accesso alla prossima Champions League.
E se la Dea alla fine conquistasse l’Europa League?
Potrebbe accedere così di diritto alla prossima (e decisamente rinnovata) edizione della coppa dalle grandi orecchie. Certo che sarebbe incredibile si è discusso fino alla noia del ranking e della 5^ squadra in Champions e se l’Atalanta vincesse le squadre sarebbero addirittura 6.
Gasperini dice che questa è la partita più importante nella storia dell’Atalanta ed è sicuramente così.