Netto 2 a 0 della Juventus sulla Lazio nella semifinale di andata della Coppa Italia.
Dopo un primo tempo giocato maluccio in cui la paura di incappare in un altro passo falso e finito fra i fischi, la Juventus si sveglia dopo il gol di Chiesa e tutte quelle giocate che non riuscivano più, magicamente, tornano ad essere normali ed agli occhi increduli dei suoi tifosi ogni azione della Juve diventa una possibile azione gol.
Quando si dice che il calcio è affascinante, probabilmente, è anche per situazioni come questa: quando ormai non te lo aspetti più la nebbia si dirada e quel “panorama” dimenticato torna prepotentemente davanti a te.
Nel primo tempo la palla veniva regolarmente passata indietro, per rincominciare sempre da capo azioni che non portano da nessuna parte. Cresce il nervosismo, Chiesa e Vlahovic mandano a quel paese Cambiaso reo di non servire i palloni giusti e lui non si fa pregare nel rispondere per le rime, sembra che la notte bianconera non abbia mai fine. I commenti velenosi si sprecano su Allegri e sulla sua incapacità nel mettere la squadra sulla strada giusta. Diluvio di fischi, meritati al rientro negli spogliatoi.
Quando si dice il destino.
Inizia il secondo tempo la Juve sembra subito più tonica e proprio Cambiaso al posto che rincominciare per l’ennesima volta l’azione sterile ed inutile elude il pressing laziale ed imbuca un pallone per Chiesa che segna il gol che cambia la partita e forse la stagione bianconera. Siamo sicuri che Chiesa non l’ha mandato al diavolo questa volta.
Di colpo tutti diventano propositivi. Kostic che sembrava un fantasma ora schiuma sui suoi avversari, Locatelli chiude tutti i varchi a centrocampo, Chiesa sembra un demonio e quando arriva la palla a Vlahovic che si mette a sgambettare fintando come Ronaldo, non ci possiamo credere, ed imbuca il due a zero il sole inizia splendere nella notte dell’Allianz Stadium.
La partita è in discesa e la Juve si lancia per il pendio come il Kristian Ghedina dei bei tempi sulla “Streif” a Kitzbühel ed è spettacolo. Ora chiunque entra sembra tarantolato e positivo. Dalla curva si alzano i cori per Allegri e gli applausi per i giocatori sostituiti, Chiesa che abbraccia addirittura il Mister e Vlahovic che non si arrabbia anche se per vedergli un sorriso bisogna pagare doppio.
Questa Juve con Empoli, Udinese e le altre che l’hanno messa in crisi avrebbe passeggiato ne siamo certi. E da qui si deve ripartire per dare la spallata al campionato ed andarsi a prendere la qualificazione Champions e magari anche quel trofeo “la Coppa Italia” di cui esistono già 14 copie nel Museo della Juventus.