L’inter supera l’ennesimo ostacolo e vola verso il record di punti.
Nello sport per eccellenza degli USA il baseball, ad un certo punto della partita se il divario fra le squadre è superiore ai 10 punti al 7° inning, viene applicata la regola Mercy ovvero il match viene interrotto per manifesta superiorità.
Ovviamente la Serie A non ha nulla a che spartire con il baseball, ma è per dire che la differenza fa quest’Inter ed il resto del Campionato è talmente grande che se non fosse per i posti in Europa e le retrocessioni si potrebbe tranquillamente finire qui.
Thiago Motta è seccato per due aspetti della partita: la disattenzione nel primo tempo che è costata il goal, Saelemaekers si dimentica Bissek che segna e l’eccessiva perdita di tempo con giocatori che svengono in campo nel finale.
Il Mister rossoblù evidentemente aveva fatto notare ai suoi come il cliché dell’Inter ormai sia chiaro: spingere forte all’inizio mettere la partita a proprio favore, aspettare e colpire di nuovo. Per questo motivo lo svagato ex milanista pagherà la sua disattenzione con un rimbrotto mica da ridere.
I nerazzurri con grande esperienza, navigati ormai a determinate situazioni, reggono all’onda d’urto del forcing bolognese usando tutte le armi a disposizione comprese la protesta sistematica e la perdita di tempo ad ogni tocco subito … ma anche questo fa parte del gioco.
Inzaghi fa persino tenerezza nel trattenersi facendo finta che i 18 punti in più non siano ancora sufficienti per poter dire: ” Si abbiamo vinto e la seconda stella la cucio io sulla maglia”. Va bene la scaramanzia, va bene che come diceva il saggio Boskov ” rigore è quando arbitro fischia”, va bene tenere alta la tensione dei suoi, ma arrivati a questo punto continuare ad essere contriti con lo sguardo preoccupato ci sembra davvero troppo.
L’Inter cerca il record di punti e la prossima se la vedrà con il Napoli dopo la Champions per entrambe e vedremo se dopo l’ennesima vittoria Inzaghi riuscirà a dire ancora una volte che bisogna mantenere alta la concentrazione.