Le Merengues rischiano grosso giocano svogliati tra i fischi del Bernabeu.
Il Real Madrid non gioca come al solitio, scatenando i fischi del Bernabeu dal palato fine, ma passa il turno e vola ai quarti di Champions League grazie all’1-1 in casa ma con la vittoria all’andata.
Ancelotti opta per un mediano in più, rinunciando a Rodrygo, e il suo Real fatica a pungere con questa soluzione. Col passare dei minuti prende coraggio la squadra ospite, con Openda a suonare la carica per i suoi e un atteggiamento molto aggressivo nella metà campo avversaria, mettendo in pratica le loro caratteristiche principali fatte di agonismo e concretezza.
I tedeschi pressano e il Madrid non reagisce, rischiando grosso nel finale di tempo. Gli ultimi minuti sono ad altissima intensità per il Lipsia, che costringe Lunin a un grande intervento sul tiro di Simons e sfiora il vantaggio con Openda.
Persiste lo 0-0 all’intervallo e il Bernabeu infierisce fischiando copiosamente l’atteggiamento del Real Madrid, che cambia subito: dentro Rodrygo per alzare il baricentro.
Le Merengues rischiano subito su un errore di Lunin in uscita, poi alzano i ritmi e iniziano a rendersi pericolosi con Kroos e col brasiliano. Dopo cinque minuti di fuoco la rete è nell’aria e arriva al 65′, col suggerimento illuminante di Bellingham e la rete di uno scatenato Vinicius Junior.
I tedeschi non ci stanno ed iniziano con una pressione asfissiante del Lipsia, che porta al pareggio nel minuto n° 68′: cross di Raum e testa in avvitamento di Willi Orban, capitano degli ospiti, goal e partita nuovamente viva.
Il finale è ad alta tensione, con il LIpsia che si rende pericoloso in ripartenza e Dani Olmo che sfiora il clamoroso 2-1 nel recupero. Il suo pallonetto termina sulla traversa e si spegne sul fondo, evitando la beffa dei supplementari a un Real Madrid alle corde.
Finisce 1-1 al Bernabeu, Ancelotti con il pensiero al fisco spagnolo, vola ai quarti.