Domenica alle 20.45 la sfida che profumava di scudetto.
Sembra passato un secolo ed invece solo qualche stagione fa Juventus e Napoli si contendevano il titolo di Campioni d’Italia.
Detto che la sfortuna del Napoli è stata quella di trovare nel suo periodo migliore, durato anni, una fra le Juventus più forti di sempre che gli ha impedito di vincere almeno un paio di scudetti.
Sembra anche passato chissà quanto tempo, ma era solo lo scorso anno, da quando il Napoli con Spalletti dominava un campionato anomalo a causa dei Mondiali di Natale.
Ora per questa sfida in tono minore si ritrovano due squadre che si leccano le ferite.
Il Napoli arriva dal triplice cambio in panchina con le idee annebbiate e qualche speranziella giustificata dalla passeggiata sulle ceneri del Sassuolo, ma sulla tenuta degli azzurri del Golfo i dubbi rimangono anche se Osimhen e Kvara sembrano essere di nuovo decisivi.
Per la Juventus il momento non è tra i più felici e gli infortuni seri di Rabiot e McKennie che proprio non ci volevano a questo punto della stagione.
I bianconeri arrivano a Napoli con tanti grattacapi con l’obbligo di inventare un centrocampo ridotto all’osso numericamente … le due assenze appaiono davvero pesantissime.
Mister Allegri dovrà inventarsi completamente un reparto, tanto delicato quanto fondamentale, per gli equilibri di una squadra che, ultimamente, ha fornito poche risposte efficaci in entrambe le fasi di gioco.
Alcaraz ha dato qualche segno importante rivelandosi utile alla causa e sicuramente troverà posto fra i titolari. Senza dubbio la partita bianconera come sempre ma in questo caso probabilmente di più, sarà votata al contenimento ed alla ripartenza e la sfida fra i punteros delle due squadre potrà essere quella che farà pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.
Aggiungiamoci il polemico De Laurentiis che ha buttato sale sulle ferite bianconere, gli ingredienti per far lievitare una partita che comunque è già tesa di suo per lo storico fra Città, tifosi e sassolini vari da togliersi dai sandali, è servita. A noi non resta che tifare e goderci lo spettacolo.