Gara elettrica fallosa e piena di tensione decisa dagli 11 metri.
Svilar, ma che bel portiere hanno trovato i giallorossi, ha cancellato la dormita sottoporta di Lukaku allo scdere, nella lotteria dei rigori e Zalewski si è riscattato da una prova incolore con il rigore decisivo, calciato perfettamente.
La Roma fa fuori ancora una volta il Feyenoord ed è la terza consecutiva, la quarta in quattro sfide.
De Rossi può godersi al massimo la sua prima serata europea all’Olimpico, finita distrutto dalla fatica e dalla tensione a festeggiare sotto la Sud, esattamente come quando giocava da Capitan Futuro.
Al gol iniziale di Gimenez aveva risposto proprio una magia di Pellegrini, con l’1-1 inchiodato fino alla fine.
Si va ai rigori e gli eroi sono diventati loro due, prima Svilar e poi Zalewski.
Ora arrivano agli ottavi ed il sogno di arrivare ancora una volta fino in fondo può essere ancora coltivato, accudito, coccolato e soprattutto giocato. Quello che potrà fare la Roma che da quando DDR è arrivato sembra un’altra squadra (non ce ne voglia Mou) non si può dire, certo che usando un luogo comune “vincere aiuta a vincere” i giallorossi sono sulla buona strada.