I nerazzurri vincono per 1 a 0 ma c’è rammarico per le occasioni sprecate.
L’Inter ha battuto 1-0 l’Atletico Madrid nell’andata degli ottavi di finale di Champions League prendendosi un piccolo vantaggio in chiave qualificazione.
A San Siro i nerazzurri hanno creato diverse occasioni da gol con Thuram e Martinez nel primo tempo, ma dopo l’infortunio del francese è toccato ad Arnautovic provare a finalizzare il gioco della sua squadra.
Dopo un paio di errori clamorosi, l’austriaco si è preso il palcoscenico firmando al 79′ la rete decisiva dell’1-0 dopo una parata di Oblak su Martinez.
Non è stata una partita memorabile a livello di spettacolo, ma quando si gioca contro l’Atletico Madrid è difficile che lo spettacolo venga privilegiato. Le caratteristiche della squadra del Cholo si conoscono, intensità al limite della cattiveria, interventi al limite sempre, proteste continue su tutto per intimidire avversari e direttore di gara, ci verrebbe da dire: un tentativo di rissa continuato.
Bene ha fatto l’Inter a non cadere mai nel tranello, ad amministrare il gioco cercando di subire il meno possibile in ripartenza. Ha sofferto un poco sulla sua fascia destra con Lino, giocatore velocissimo ma impreciso, che avrebbe potuto colpire almeno in un paio di occasioni, per il resto normale amministrazione.
Un paio di elementi nerazzurri decisamente sottotono, uno immaginiamo troppo preoccupato nel dover coprire e smanioso di ben figurare, Di Marco, finisce con il ciccare diverse giocate. L’altro Calhanoglu in serata decisamente no, ha sbagliato una miriade di passaggi mettendo in difficoltà i suoi perché l’Atletico sfruttava i suoi errori per ripartire.
Maluccio anche Mkhitaryan (ma meglio del suo compagno di reparto) ma sufficiente, meglio Frattesi che dimostra come la panca interista abbia notevoli risorse.
Proprio dalla panchina arriva il Gol! Arnautovic, dopo un errore sanguinoso (da li almeno la porta bisogna centrarla) riesce a segnare sulla ribattuta del portiere dopo che Lautaro si era praticamente mangiato l’ennesima occasione solo davanti al portiere.
Per chiudere viste le scarse prestazioni di Lautaro, Calhanoglu, Di Marco, Mkhitaryan e la non indimenticabile prova di Barella (comunque ordinato e preciso), Inzaghi può a ben vedere essere fiducioso per il ritorno: se almeno 4 su 11 hanno fatto male ed hai vinto, se tutti giocano bene non dovresti avere problemi.
In più l’Atletico dovrà per forza fare qualcosa di diverso dal protestare e menare … fare quello che gli riesce più difficile giocare a calcio ragionando. Sempre ammesso che le provocazioni non sortano l’effetto voluto e l’Inter si ritrovi in inferiorità numerica. Sarà sicuramente battaglia.