King Aleksander Ceferin dice di no alla sua “nuova” candidatura.
Il malumore serpeggiava evidente nell’Uefa, le dimissioni di Boban avevano acceso i riflettori sui “cortigiani” di King Aleksander ed i primi dissensi iniziavano ad arrivare.
il presidente della Football Association, Bullingham, aveva votato contro la rielezione, una modifica statutaria per il 4° mandato proposta dallo stesso Ceferin, anche i capi del calcio di Norvegia e Islanda avevano alzato la cartolina rossa in assemblea dimostrando il loro dissenso alla dittatura.
Non che cambi molto, anzi avanza la lunga mano del qatariota Al Khelaifi, presidente del PSG e “guida”di Ceferin, pronto ad impossessarsi del potere. Ma sarebbe davvero assurdo che il football europeo venisse gestito e pilotato da un esponente di un mondo così distante, non solo per i Km effettivi, ma soprattutto per gli interessi opposti.
Per altri tre anni Ceferin continuerà ad esercitare il suo potere, a tenere a distanza i ribelli della Superlega, l’Uefa resiste a se stessa ma dovrà fare i conti con il crescente potere dei club e delle voci critiche al proprio interno.
King Aleksander tira in ballo la figlia che – parole sue – gli chiede “Papà sei il Signore degli Anelli?” dicendo che questo oltre ad averlo commosso gli ha fatto capire che era giunta l’ora di mollare.
Il pensiero va al dimissionario o dimissionato Boban che, siamo convinti, avrà avuto un sorriso amaro sentendo queste parole convincendosi ancor di più della sua scelta.