Impazzano le discussioni sulla proposta del cartellino Blu
Se non altro l’idea del cartellino blu ha già avuto il merito di focalizzare le discussioni del mondo calcistico su di un argomento specifico. A pensare male ieri quando è trapelata la notizia BLU poco prima dell’elezione del Presidente Uefa con Aleksander Ceferin che pensavamo pronto allo scatto felino, credevamo di averci azzeccato.
Ceferin eletto ha detto di no e allora siamo rimasti solo con il cartellino BLU.
Guardando certe partite tipo quelle dell’Atletico Madrid o delle squadre portoghesi (ma anche di qualche italiana) dove l’aggressione sistematica all’arbitro coperto di contumelie a prescindere, dove la perdita di tempo condita da rantoli di giocatori appena sfiorati sinceramente abbiamo pensato che il BLU potesse essere il colore della pacificazione.
Poi abbiamo iniziato a pensare al nostro campionato, ma anche al trattamento riservato alle italiane in Europa e non siamo stati più tanto sicuri che “il pacificatore BLU” potesse essere una buona idea.
Ma ce lo immaginiamo un Inter-Juve o un Milan-Inter con un paio di cartellini BLU sventolati a bianconeri e milanisti che si ritrovano a giocare in inferiorità numerica e prendono gol? I meme sui social si sprecherebbero con con il cartellino che da BLU diventa NERO/BLU.
Forse nel campionato Finlandese o Lituano potrebbe essere una bella idea, ma in quelli mediterranei o balcanici ci. scappa un po’ da ridere pensando a che cosa capiterebbe ed a quanta dietrologia scatenerebbe una soluzione di questo tipo.
Già quando l’arbitro non va al VAR per un rigore che pare solare o che ci va per convertire un giallo in rosso le critiche piovono come l’acqua in un temporale a ferragosto, aggiungiamo la variabile BLU e non vogliamo nemmeno pensare alle discussioni che ne verrebbero fuori.
L’unico felice in questa situazione pernne di discussione sarebbe Caressa che nel suo Club su Sky Sport avrebbe argomenti all’infinito.
Confidiamo in un futuro azzurro e sereno e non in uno di fifa BLU.