Capisci perchè dico N°1 qualificazione

Guardiamo come sarà la nuova Champions dove le Italiane potrebbero essere anche 5

Dando una rapida occhiata, cercando di capire e non è facilissimo, alla nuova formula della Champions League ci si rende conto che Max Allegri ed il suo mantra “qualificazione Champions” ci vede lontano.

Più partite, più possibilità economiche, più visibilità.

Proprio la maggiore visibilità per una Società che è anni luce più avanti delle altre nel settore Marketing, rispetto alla concorrenza, anche se Milan e Roma con le proprietà Americane stanno recuperando il terreno perso in anni di “indolenza”, potrebbe essere la strategia vincente per l’aumento del fatturato ed il conseguente risanamento del bilacio in prospettiva investimenti.

Come sarà la nuova formula?

Abituati ai vecchi gruppi chissà che effetto farà un girone unico da 36 squadre. Con classifica unica, come un mega-campionato. Questa è la nuova filosofia: un torneo nel quale la situazione potrebbe essere in bilico fino all’ultima giornata, evitando di spogliare d’interesse i turni finali. Poi con l’eliminazione diretta si tornerà all’antico. 

36 squadre: per l’Italia 4 fisse grazie al ranking Uefa assoluto che ci colloca nei primi 4 posti. Ma c’è una novità: il ranking Uefa stagionale regala un posto in più ai due campionati migliori. Al momento in testa è proprio l’Italia e sarà una dura lotta mantenere nel tempo la posizione.

Nel girone unico si giocano 8 partite invece delle solite 6. Non ci sono andata e ritorno, ma 8 avversarie dirette stabilite dal sorteggio ad agosto a Montecarlo (ma guarda un pò). Le 36 squadre saranno ordinate in 4 fasce da 9 in base al ranking per club (i campioni di diritto in prima fascia). Ogni squadra sarà accoppiata a 2 rivali di ciascuna fascia, una da affrontare in casa e una fuori.

Chi va avanti: Finito il gruppo, le prime 8 della classifica direttamente agli ottavi. Quelle dal 9° al 16° posto affrontano quelle dal 17° al 24° posto nei playoff (tipo tennis, con teste di serie): le 8 vincenti raggiungono le 8 prime ai playoff, le 8 perdenti sono eliminate come quelle dal 25° al 36° posto. Altra novità: nessun ripescaggio in Europa e Conference League. Chi esce, è fuori dalle coppe.

Fase ad eliminazione diretta: le 16 rimaste si sfidano in ottavi, quarti, semifinali, con andata e ritorno, fino alla finale unica, sempre con tabellone tennistico e incroci definiti dall’inizio. Ci sarà un solo sorteggio, quello di agosto. Minimo 15 partite per vincere la Champions, 17 per chi passa dai playoff.

Europa e Conference League: la nuova formula viene applicata anche Europa e Conference League. Questi due Tornei avranno la stessa formula a 36 squadre e gruppo unico (ma la Conference prevede soltanto 6 partite e non 8).

Le differenze fra chi parteciperà alle Coppe e chi no saranno ancora più marcate, la sfida principale per le società sarà quella di non far lievitare troppo i costi, pensiamo che prima o poi si dovrà arrivare ad un tetto salariale per i giocatori perchè il rischio di avere bilanci al collasso è dietro l’angolo a meno che qualche Sceicco, aggirando le regole (perchè ci sono?), non si compri tutti i giocatori della terra.

Redazione

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